Logo

giovedì 21 ottobre 2010

In programma: Incontro con Philippe Djian (Venerdì, ore 15 - Caffè letterario)


Finalmente vengono pubblicati in Italia i romanzi di Philippe Djian. Da tempo un autore cult in Francia e in Svizzera, dove è conosciuto anche per i suoi testi delle canzoni di Stephan Eicher (vedi video), Djian scrive «romanzi forti e serrati, privi di fronzoli moralistici e di chiacchiere psicologiche».




Philippe Djian è nato a Parigi nel 1949. Suo padre era un algerino di origine ebraica, sua madre una cattolica conservatrice. Philippe è il maggiore di tre fratelli e negli anni della scuola legge molto, pratica sport, ascolta Leo Ferré che canta Baudelaire, Verlaine o Rimbaud. A sedici anni inizia un apprendistato al sesso, all’alcol e alle notti bianche passate con le ragazze. Inizia a fare piccoli lavori, s’iscrive a una scuola di giornalismo senza mai frequentarla. Fa il magazziniere per la casa editrice Gallimard e viene introdotto alla lettura di nuovi scrittori. Alterna i lavori ai viaggi e inizia a pubblicare racconti per “Detective” sotto pseudonimo. Incontra a 25 anni la pittrice Année e la sposa. A 26 diventa padre di Loic. In molti non credono all’inizio nel suo talento, solo Christiane Barroche non ha mai dubbi. Le prime opere pubblicate all’inizio degli anni 80 non ottengono un buon successo commerciale. Il successo arriva con l’adattamento cinematografico di 37°2 le matin, che realizza il regista Beineix. Djian sfugge la monotonia traslocando continuamente – da Boston a Firenze, da Biarritz a Parigi. Oggi è considerato l’erede francese della beat generation; ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali tra cui recentemente il premio Jean Freustiè 2009. Dalla fine del 2009 Voland ha iniziato la pubblicazione dei suoi romanzi. Il primo è stato Imperdonabili; seguito da 37,2 le matin (giugno 2010), poi la trilogia Sainte-Bob, Assassins e Criminels, e l’ultimo Incidences.

2 commenti: